Posta elettronica - Altre Architetture per la comunicazione
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Altre architetture di telecomunicazione testuale
Prima della definizione del World Wide Web, il mondo di Internet funzionava principalmente in formato testo, ed anche così, molte persone scoprivano un mondo del tutto nuovo, e delle formidabili potenzialità di telecomunicazione con gli altri individui in rete. Probabilmente a quei tempi, gli individui che si affacciavano ad Internet erano effettivamente i più progressisti ed aperti ai cambiamenti, oppure era solo un effetto generato dalla curiosità per la novità e per la cosa che sta crescendo, oppure ancora gli utenti erano accomunati dallo stesso spirito pionieristico, ma fatto sta che la comunicazione era più ricca ed entusiasta. Citiamo nel seguito, cinque architetture di comunicazione testuale, di gruppo (e non): Mailing list, Newsgroup, BBS, Internet Relay Chat, e Instant Messenger.
Mailing List
Le mailing list non sono altro che liste di indirizzi email, usate in congiunzione ad un meccanismo, tale che uno stesso messaggio email venga distribuito automaticamente a tutti gli indirizzi che compaiono nella lista. Questo può avvenire in modo molto banale, configurando staticamente un server SMTP in modo da associare un singolo nome di utente fittizio (detto alias, o riflettore) alla lista, facendo si che le email dirette all'alias vengano in realtà ricevute da tutti. Il problema in questo caso, è che se nella lista si verificano avvicendamenti frequenti, diventa oltremodo noioso modificare a mano la lista dei componenti.
Automazione
Per questo, sono sviluppati dei programmi appositi, detti anche mail robot, o mailbot, che vengono eseguiti a seguito della ricezione di una email diretta a speciali indirizzi di gestione, grazie alla modifica del filealiases, in modo da redirigire il contenuto delle email, verso lo standard input dei mailbot. Se nella email sono individuati comandi particolari, come ad esempio la richiesta di iscrizione, o il desiderio di visionare l'elenco degli iscritti, questi comandi sono eseguiti dal mailbot, e l'esito inviato via email al richiedente.
Gestori
Un esempio celebre di questo genere di meccanismo è majordomo, così chiamato inspirandosi al latino major domus, ossia maestro della casa. Ora che Internet è quasi sinonimo di Web, diventa poco sensato amministrare una mailing list via email, e l'applicazione in assoluto più diffusa per la gestione delle mailing list, è Mailman, scritta in Python, e che permette una personalizzazione molto spinta sia da parte dei singoli iscritti, che da parte dell'amministratore della lista. E' appena il caso di menzionare il fatto che tutto il lavoro preparatorio di discussione per quanto riguarda lo sviluppo degli standard Internet da parte di IETF, avviene per mezzo di mailing lists.
Archiviazione
E' possibile archiviare la mailing list, in modo che i messaggi che vi transitano siano accessibili tramite interfaccia web. Ciò può essere realizzato o dallo stesso programma che gestisce la ML (come in effetti fa Mailman), oppure utilizzando un servizio di terze parti. Se poi l'interfaccia web all'archivio permette a chi legge anche di scrivere, allora si ottiene un risultato simile a quello del Newsgroup, a partecipazione aperta. Esempi di questo approccio sono Gmane, MARC, Nabble, Google Groups, Yahoo Groups.
Netiquette
E' una parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione), e descrive un insieme di regole di buona condotta, che dovrebbero disciplinare il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri, mediante meccanismi quali newsgroup, mailing list, forum, e-mail, o in genere, mediante qualunque tipo di comunicazione scritta. In questo contesto, assume significato l'uso degli emoticon, (compresi quelli in stile asiatico) per veicolare in modo esplicito il proprio stato d'animo, e disambiguare le circostanze in cui il lettore può equivocare che una frase scherzosa, possa invece essere ritenuta offensiva.
Newsgroup
Anzichè discutere mediante lo strumento delle mailing list, permettendo solo agli aderenti di partecipare, perché non permettere anche a terze persone di visionare ciò che è descritto dagli altri, e prendere parte alla discussione? Probabilmente per soddisfare questo desiderio, fu definito il protocollo NTTP (Network News Transfer Protocol, RFC 3977, che aggiorna la RFC 977), che ha dato vita al servizio indicato comeUsenet, a significare il possesso della rete da parte degli utenti: in effetti, partecipare a Usenet è l'equivalente virtuale dello scendere in piazza e discutere liberamente con gli altri dei fatti e dei temi che si desidera, e ciò rappresenta inequivocabilmente un elemento di democrazia.
Tecnicamente, i diversi server NNTP comunicano tra loro secondo il principio di mantenere sincronizzato l'insieme dei messaggi che ogni server riceve da parte degli utenti che vi si connettono, con quello degli altri server NNTP. Presso i server sono definiti i diversi argomenti di discussione, detti newsgroup, organizzati in gerarchie che categorizzano gli argomenti stessi in sotto-argomenti, e sotto-sotto argomenti. Considerando che Usenet ha una propagazione mondiale, e che ogni popolo ha pur sempre il diritto di discutere nella propria lingua, possiamo restringere il campo alla gerarchia in lingua italiana.
Per partecipare ad Usenet, la maggior parte dei lettori email offre la possibilità di definire un nuovo account news (anzichè email), configurando il newsserver a cui ci si desidera collegare, che in generale, corrisponde a quello ospitato presso il proprio provider. Infatti, come avviene per i server SMTP, anche i server NNTP negano l'accesso ai client esterni alla propria rete. In alternativa, esistono svariate iniziative che, in analogia al servizio di webmail, offrono una interfaccia web ai newsgroup, come a esempio Google e Roar, o Mailgate, che è stato un caso storico, ma poi venne chiuso. Anche se l'utilizzo dei newsgroup mediante client personale è più completo, e privo della pubblicità inserita dal portale, l'accesso web ha il vantaggio di non dipendere dalla conoscenza del proprio server NNTP, e può aiutare a farsi una idea.
BBS
I Bullettin Board Services si sono sviluppati parallelamente ai Newsgroup, e sono ormai quasi del tutto tecnologicamente superati, ma rappresentato tuttora un ottimo esempio di comunicazione assolutamente autogestita. Si tratta infatti, ancora una volta, di una rete di computer che mantengono sincronizzate le rispettive basi di messaggi, ma i collegamenti tra computer non si avvalevano della rete Internet, ma del modem su rete telefonica commutata, rimuovendo qualunque forma di dipendenza da fornitori di connettività dati. Attualmente, molte BBS oltre a fornire ai propri utenti un accesso via modem, sono altresì accessibili (per ironia) via Internet, che spesso usano anche per sincronizzarsi con gli altri nodi. Sebbene diverse BBS si possano accordare per mettersi in rete tra di loro in modo del tutto autonomo, esiste una rete mondiale di BBS che cooperano a mantenere viva una distribuzione globale alternativa, chiamataFidoNet.
Internet Relay Chat
Le chat offerte da siti web e da applicazioni di Instant Messaging sono tutte evoluzioni delle chat con cui chi si collegava via modem ad una BBS, poteva dialogare con il gestore (sysop) della BBS stessa. Queste ultime forme di comunicazione, hanno a loro volta tratto ispirazione dal comando talk, in cui lo schermo del terminale viene suddiviso in due zone, ed i caratteri immessi dall'interlocutore, appaiono uno alla volta.
L'IRC (Internet Relay Chat) è la standardizzazione Internet dello stesso concetto, ed è basato su di un network di server chat, interconnessi a formare uno spanning tree, in modo da propagare in modo efficiente i messaggi che ogni server riceve dagli utenti connessi allo stesso. La formalizzazione IETF del protocollo di IRC è la RFC 1459, a cui sono da affiancare le successive evoluzioni, anche se le diverse implementazioni del server IRC tendono sempre a divergere un pò. Ad esempio, fin dall'inizio non si è previsto alcun supporto per i caratteri non-ASCII, con il risultato che possono coesistere clients che usano contemporaneamente codifiche diverse ed incompatibili (ad es. ISO 8859-1 e UTF-8).
La comunicazione su IRC avviene nell'ambito dei cosiddetti canali, che possono essere locali ad un certo server, oppure propagati a tutti i server che fanno parte delle rete IRC. Di reti IRC, al mondo ne esistono migliaia, e quella italiana più diffusa, è Azzurra, mentre quella con più utenti è IRCnet, a distribuzione mondiale; infine, Freenode offre principalmente supporto ai progetti OpenSource. Ci si collega con una vasta scelta di client.
Instant Messaging
Le applicazioni di Messaggistica istantanea hanno guadagnato una grande popolarità in virtù della visibilità di cui godono i service provider a cui fanno riferimento i rispettivi programmi client, ed i cui maggiori esponenti sono
- AIM - America On Line Instant Messenger - interopera con ICQ
- ICQ - gioco di parole con I seek You (ti sto cercando) - Creato da Mirabilis, venne acquista da AOL, poi fusasi con Time Warner
- Windows Live Messenger - indissolubilmente legato a Microsoft, è l'evoluzione del Windows Messenger
- Yahoo! Messenger - interopera con MSN
- Gtalk - Contrazione di Google talk ed integrato con Gmail, adotta standard aperti come XMPP
- C6 - l'unico pienamente Italiano - interopera con XMPP
- QQ - più di 160 milioni di persone lo usano in Cina
Ognuna di queste applicazioni consta di una popolazione di utenti, e tutti assieme individuano una community di utilizzatori, la cui numerosità stimata complessiva ammonta a diverse centinaia di milioni di individui.
Topologia e interlavoro
La maggior parte di queste applicazioni opera con una modalità client-server, in cui ogni client fa capo ad unico server centralizzato, che implementa il protocollo di comunicazione nei confronti di tutti i client. Inoltre, la politica più diffusa, è quella di ostacolare lo sviluppo di prodotti di terze parti che si possano connettere a queste reti, tentando di fidelizzare i propri utenti all'uso del proprio client, tramite il quale si possono più facilmente introdurre estensioni e nuove caratteristiche. Solo da poco, alcuni di questi provider stanno seguendo un approccio di "apertura" reciproca (come Yahoo e MSN, oppure AIM e ICQ), comunque sempre dettato da motivazioni commerciali.Client multiprotocollo
Cionostante, vi sono applicazioni tipicamente dell'Open Source, come ad esempio- Empathy - uno dei più completi, "vede" anche facebook, per linux
- Trillian - shareware ma dal sorgente chiuso
- Pidgin - precedentemente noto come Gaim, funziona anche su piattaforme non-Microsoft
- Kopete - permette l'uso di una webcam con gli utenti MSN e Yahoo
- Miranda - solo per Win
- Adium - solo per Mac
Standard aperti
In contrapposizione alle reti proprietarie sopra descritte, i servizi di messaggistica possono essere realizzati anche in accordo a specifiche pubbliche.Jabber - XMPP
Lo IETF ha pubblicato come RFC 3920, 21, 22 e 23, le specifiche dell'Extensible Messaging and Presence Protocol (XMPP), alla base del funzionamento della piattaformaJabber, e che offre una gamma veramente molto vasta di estensioni, sia stabili, che in via di sviluppo, che allo stadio di proposte.Architettura
La rete Jabber non prevede un unico server centralizzato, ma ogni utente è individuato da una URI del tipo di quelle previste per l'email, ed i messaggi che gli sono diretti,transitano per il server associato alla parte dominio della proprio indirizzo, proprio come avviene per le e-mail.Interoperabilità
La architettura XMPP prevede l'esistenza di Gateway che interfacciano la rete Jabber con quelle basate sui diversi protocolli di Messagging, come ad es. MSN o ICQ, permettendo ad un client Jabber, di comunicare con tutti gli altri. Una volta che un client Jabber si connette ad un server che implementa il gateway verso la rete di messaggistica desiderata, deve comunicare al server jabber l'identità e le credenziali con le quali può accedere all'altra rete; a quel punto, il server Jabber si connetterà alla diversa rete impersonando l'identità del client, comportandosi come un proxy, e convertendo le primitive del protocollo di un lato del gateway, in quelle del protocollo dell'altro versante.SIMPLE
Il WG IETF SIMPLE (SIP for Instant Messaging and Presence Leveraging Extensions) definisce come il protocollo SIP, progettato per il VoIP, possa offrire il supporto alle funzioni di Presenza e Messaggistica Istantanea, a loro volta definite nella RFC 2778. In particolare, nelle RFC 3265 e 3856, viene descritto il supporto a queste funzioni, mentre in un recente Draft, si riassume l'intreccio delle specifiche di cui tenere conto. Piuttosto che addentrarci in dettagli, esponiamo i concetti base coinvolti.
Presence
La funzione di Presenza è definibile come la gestione di una informazione di stato, relativa ad una entità definibile come Presentity, che viene resa nota ad un insieme di altre entità, definibili come Watchers.
+---------------------------+ | PRESENCE SERVICE | +---------------------------+ ^ | | | | v +------------+ +------------+ | PRESENTITY | | WATCHER | +------------+ +------------+ |
Tipicamente una Presentity, di propria volontà, mentiene informato il gestore del servizio di presenza a riguardo dei propri cambiamenti di stato, mentre un Watcher può interrogare periodicamente il servizio di presenza, oppure (preferibilmente) sottoscrivere (Subscribe) il servizio, e ricevere delle notifiche (Notify) ogni qualvolta l'informazione sia cambiata.
La derivazione di queste definizioni, a partire dal tradizionale comportamento di una applicazione di messaggistica, in grado di mostrarci lo stato dei nostri contatti, è più che evidente. La possibilità di trasmettere a distanza, oltre ai propri scritti, oltre alla propria voce e/o immagine, anche la propria propensione alla comunicazione, apre un nuovo modo di intendere le telecomunicazioni, che meriterebbe senz'altro una approfondita analisi psico-sociale.
Rimanendo invece sul piano tecnico, notiamo come la formalizzazione delle funzioni di Presenza e Messaggistica Istantanea espressa nel contesto della RFC 2778, ha consentito di definire nella RFC 3859 un Common Profile for Presence (CPP), in modo tale che le applicazioni che aderiscono al CPP, abbiano buone possibilità di poter interoperare, e scambiarsi questo tipo di informazione.Social Networks
Di diffusione piuttosto recente, i loro punti di forza possono essere individuati nella possibilità di mantenere in contatto gruppi di persone legate da interessi comuni, e nella capacità di integrare in uno stesso contesto comunicativo contenuti mutuati da altre fonti Internet (come fa ad es. Facebook). Allo stesso tempo, i servizi di social network inglobano anche altre teconologie particolari come la chat multiutente e l'informazione di stato, che se aggiornata molto frequentemente diviene essa stessa una sorta di chat, come per Twitter.
All'aumentare del numero di utenti di una piattaforma di social network, crescono le tariffe proposte agli inserzionisti pubblicitari, replicando così un business model nato con la stampa, ed evolutosi con la televisione, in cui il bene venduto dell'editore è l'attenzione catturata ai propri lettori. Con la differenza che ora gli inserti pubblicitari possono non essere gli stessi per tutti gli utenti, ma possono invece essere differenziati in base alle caratteristiche presunte o desunte per ogni singolo utente.
Open Mobile Alliance
Effettivamente, il lavoro sviluppato del WG SIMPLE aderisce al CPP, così come vi aderiscono le specifiche emesse dall'Open Mobile Alliance (OMA), che definisce standard aperti per l'industria della telefonia mobile. Vi fanno parte tutti i maggiori produttori di telefonini e loro derivati, operatori mobili, e produttori di software, ed intrattiene relazioni con le altre organizzazioni di standardizzazione, come 3GPP, 3GPP2, IETF,W3C. E cosa dire, allora, di Open Handset Alliance? (video)
Funzioni Telemediali
Senza dover necessariamente ricorrere a tutti i costi al telefonino, le stesse applicazioni di messaggistica supportano funzioni audio-video del tutto equivalenti, se non superiori, a quelle offerte dagli operatori telefonici, ad un costo assai inferiore, al punto che i telefonini stessi, sono in procinto di saltare sul carro dell'accesso WiFi ad Internet. Infatti, oltre alle applicazioni storicamente ed esplicitamente nate per ilVoice over IP (VoIP) come H.323, SIP o Skype, anche i messenger nati per il solo supporto alla comunicazione testuale si stanno dotando di funzionalità di comunicazione audio e video, al punto da coniare per questi il termine di Voice over Instant Messaging (VoIM), mentre qualcuno prova ad usare il termine di CoIP-Communication over IP (video), a rimarcare la funzione di collante tra testo, voce e dati, svolta dalle applicazioni di messaggistica.
Mentre MSN, Yahoo, AIM e ICQ, al solito, adottano soluzioni proprietarie, Gtalk adotta libjingle, una estensione di XMPP. Inoltre, è da segnalare l'iniziativa di Gtalk2VoIP, che offre un gateway per le chiamate audio tra le reti MSN, Yahoo, AIM, ICQ, Gtalk, SIP e PSTN.
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